Archeologia ambientale
L’approccio orizzontale allo studio delle comunità umane e delle loro relazioni con i non-umani all’interno delle nicchie ecologiche costituisce l’essenza dell’archeologia ambientale. Radicata nella cornice teorica dell’ecologia politica, l’archeologia ambientale si basa sull’analisi combinata e diacronica di proxies ambientali che permettono di definire le relazioni che intercorrono tra i vari agenti nei sistemi ecologici.
Il laboratorio promuove progetti in cui lo studio delle pratiche tradizionali delle comunità umane avviene attraverso l’applicazione di protocolli che inglobano archeologia, paleoecologia ed etnografia. La ricerca si sviluppa soprattutto in ambito teorico e metodologico, tramite una riflessione condivisa su approcci etici alla ricerca archeologica ambientale per superare la visione dualistica e gerarchica del rapporto uomo-natura. Lo sviluppo di metodi per l’analisi in situ del record archeologico permette inoltre di mirare alla democratizzazione della pratica scientifica e alla sua integrazione nella ricerca archeologica sul campo.
Forsaken Ecologies. Archeologia ambientale e conservazione dei paesaggi culturali nella montagna Apuo-Versiliese
L’analisi combinata delle tracce materiali delle attività antropiche, dei saperi situati delle comunità locali e delle evoluzioni paleoambientali del territorio, costituisce una potente risorsa per la promozione di politiche di gestione delle aree montane.
Garden archaeology alla Certosa di Calci (2017-in corso)
L’università di Pisa, attraverso un largo consorzio dei suoi Dipartimenti, ha attivato un grande programma di conservazione e valorizzazione del complesso della Certosa di Calci e dei suoi Poli Museali.
Il Laboratorio MAPPA si focalizzerà sulla Verifica dell’Impatto Archeologico (VIArch) e sulla raccolta e la gestione di tutti i dati archeologici del territorio del Comune di Calci.
Le città invisibili. Trasformazioni e persistenze del tessuto urbano antico: i materiali da costruzione (2019-2022)
Obiettivo del progetto è indagare le trasformazioni dello spazio urbano della città di Pisa in età romana e tardo antica (III secolo a.C. – V secolo d.C.), attraverso il contributo delle analisi archeometriche sui materiali da costruzione.
Resurgences: esplorando le ecologie dell’abbandono
Lo scopo del progetto didattico è quello di introdurre gli studenti allo studio diacronico dei paesaggi abbandonati dell’area apuo-versiliese, esplorando i luoghi di “risorgenza”, ovvero quelle aree che sono state teatro di attività economiche e di sussistenza e che sono oggi abbandonate.