Le città invisibili. Trasformazioni e persistenze del tessuto urbano antico: i materiali da costruzione.

Secoli di trasformazioni architettoniche hanno mutato il volto delle città, tanto da renderne spesso invisibile l’assetto antico. Solamente labili testimonianze del passato sopravvivono nel tessuto urbano contemporaneo, con elementi che spiccano nel palinsesto architettonico cittadino. Il progetto ha indagato le trasformazioni dello spazio urbano della città di Pisa in età romana e tardo antica (III secolo a.C. – V secolo d.C.), attraverso il contributo dell’analisi dei materiali da costruzione.

Il lavoro si è svolto seguendo quattro assidi ricerca principali:

  • La mappatura di sedimenti argillosi, fronti di cava antichi e affioramenti, su cui sono state effettuate analisi geochimiche e minero-petrografiche. Il dataset così creato è stato pubblicato come Open Data sul repository MOD (link al dataset http://mappaproject.arch.unipi.it/mod/Archive.php?pk=61e6892d9675c1.82699793) e serve da riferimento per gli studi archeometrici sui materiali da costruzione dell’edilizia storica di Pisa.
  • L’analisi degli elementi architettonici riferibili al periodo romano rinvenuti in scavi in corso (Progetto suburbio e San Sisto Project). Il campionamento di materiali lapidei, leganti architetturali e intonaci è stato effettuato a più riprese e i risultati delle analisi sono stati integrati nella lettura del record archeologico nel suo complesso.
  • Lo spoglio della documentazione d’archivio di scavi pregressi che hanno messo in luce strutture afferibili al periodo in oggetto.
  • La mappatura e catalogazione dei reimpieghi di età romana inglobati in strutture medievali in città In questo frangente, particolare attenzione è stata data ai fusti di colonna in granito, oggetto di un progetto di studio su ampia scala e condotto con la collaborazione di studiosi dell’università di Aix-Marseille (Francia).

I dati raccolti hanno consentito di valutare alcuni aspetti specifici riguardo l’approvvigionamento e l’uso dei materiali da costruzione durante un periodo di forti cambiamenti politici e sociali, fornendo un importante indicatore per comprendere alcune variazioni del sistema economico-amministrativo a Pisa in una prospettiva diacronica.

La descrizione delle tecniche costruttive e l’osservazione autoptica dei litotipi è stata implementata da indagini archeometriche effettuate con strumenti portatili e non distruttivi (XRF, NIR, Raman, Suscettività magnetica) in buona parte disponibili presso il laboratorio di Archeometria e Diagnostica del Dipartimento.

I dati analitici prodotti sono inoltre pubblicati on-line e rilasciati come open data per promuovere pratiche collaborative nelle scienze archeologiche e per stimolare il dibattito metodologico sulla standardizzazione e metadatazione dei dataset da indagini archeometriche.

Progetto a cura di:

Claudia Sciuto   claudia.sciuto@cfs.unipi.it

 Qui trovi la news riguardante le ricognizioni legate al progetto.

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