ARAM indaga la “Montagna di Mezzo” attraverso una ricerca archeo-antropologia dell’abbandono finalizzata a rivitalizzare ciò che è stato trascurato, con uno sguardo sui resti del passato che esuli dall’idea classica di patrimonializzazione: l’abbandono come elemento caratterizzante gli spazi, che da privati diventano comuni, per esplorare progettualità alternative; l’abbandono come risorsa, bene collettivo, che può dare vita a esperienze di manutenzione, alla creazione di nuove mappe e di progettualità sovralocali. ARAM si sviluppa sul versante versiliese della Alpi Apuane, un territorio che ben rappresenta la montagna di mezzo, attraverso dinamiche di spopolamento e trasformazioni economiche, segnato dalle attività minerarie; scenario delle stragi nazifasciste e della guerra partigiana; che ha risentito dell’accentramento urbano in pianura e dell’imposizione del turismo costiero. ARAM è un progetto biennale co-finanziato da Regione Toscana e in partenariato con diversi enti del territorio.
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